In questo breve articolo parliamo di esami per il mal di schiena.
E’ utile fare esami per il mal di schiena? Perché il medico di solito non li prescrive subito? Cosa rischio se non faccio alcun esame? E se li faccio inutilmente?
L’altro giorno stavo chiacchierando con alcuni amici: una di loro, in questi giorni, risente parecchio di mal di schiena. È preoccupata perché ha male da una settimana, e nonostante la visita medica e i farmaci, non è ancora passato. Per questo mi racconta la sua urgenza di fare subito alcuni esami per il mal di schiena. Dopo solo una settimana da quando è cominciato?!
D’altra parte sono in molti a pensare: “Come fa il medico a sapere cosa ho se non mi fa un esame?” oppure “Se il dolore non se ne va, significa che c’è dietro qualcos’altro”…
Ti è mai capitato?
E tu, quando faresti faresti gli esami per il mal di schiena? Se dopo una settimana non fosse ancora risolto -anche prendendo i farmaci adatti – ti preoccuperesti e passeresti subito all’azione oppure aspetteresti ancora un po’?
Per sapere quale sia la scelta migliore è necessario chiarire insieme alcuni punti principali. Andiamo a capire cos’è il mal di schiena, come si fa la diagnosi e quando sono necessari gli esami per il mal di schiena.
Cos’è il mal di schiena?
Il mal di schiena è un sintomo. Non è una malattia. Chi ha mal di schiena non è malato!
Di solito, è passeggero: come viene, se ne va.
È di breve durata: da qualche giorno a qualche settimana!!!!
Si risolve spontaneamente o con una terapia non invasiva, cioè FARMACI e FISIOTERAPIA. Puoi leggere informazioni più dettagliate su come gestire il mal di schiena acuto in un precedente articolo “MAL DI SCHIENA ACUTO: COSA FARE?”.
Come si fa la diagnosi di mal di schiena?
La diagnosi di mal di schiena è anzitutto clinica, non strumentale. Cosa significa? Che per avere una diagnosi corretta, nella maggior parte dei casi è sufficiente la visita. Non si usano dunque strumenti particolari per vedere dentro il corpo della persona perché le informazioni più utili vengono dalle orecchie del medico e del fisioterapista che ascoltano la storia del paziente, dagli occhi che osservano i movimenti che provocano dolore e dalle mani che sentono zone rigide e contratte. Se ti interessa approfondire puoi leggere un nostro precedente articolo “MAL DI SCHIENA: CHIAMIAMOLO PER NOME!”.
La visita del medico curante ti dice se il tuo è un mal di schiena meccanico, cioè che dipende dalla schiena e dal suo movimento oppure se dipende da altre cose più gravi (tumori, infezioni, fratture, ecc).
Quando si fanno esami per il mal di schiena?
Nel primo caso – MAL DI SCHIENA MECCANICO- non serve fare esami per il mal di schiena perché la diagnosi è chiara. Il medico ti fornisce già una prima terapia: il farmaco. E si aspetta che passi. Potrebbero volerci alcune settimane, quindi pazienza!
Nel secondo caso – CAUSE PIU’ GRAVI – il medico non è certo della causa, ma fa una ipotesi. Per questo ti prescrive una serie di esami per il mal di schiena. Sono esami strumentali, cioè fatti con appositi strumenti per indagare più a fondo quello che non è chiaro dalla visita. In seguito, con l’esito dell’esame, il medico verificherà la sua ipotesi e, se necessario, modificherà la cura di conseguenza.
I casi gravi rappresentano meno del 2% della popolazione mondiale affetta da mal di schiena.
Perciò tranquilla, se il mal di schiena non passa immediatamente è tutto normale.
Oltre a questi casi il medico prescriverà gli esami per il mal di schiena quando:
- hai mal di schiena e dolore diffuso alle gambe per oltre 6 settimane senza miglioramento solo dopo aver fatto una terapia conservativa (farmaci e fisioterapia)
- hai mal di schiena con sintomi neurologici (che riguardano i nervi e il midollo) severi e progressivi (che vanno peggiorando): non riesci più a camminare, hai problemi agli sfinteri, senti una sensazione di anestesia sul lato interno delle cosce verso il perineo.
Ecco perché il medico non prescrive subito a tutti esami per il mal di schiena alla prima visita. Non perché non sia interessato a te e alla tua situazione ma anzi per gestire a meglio la tua condizione e non caricare sulle tasche di tutti (mi riferisco agli esami fatti tramite servizio sanitario nazionale) una procedura che non è corretta per il tuo problema.
Spesso vedo molte persone che, non convinte della visita medica, decidono di fare autonomamente una serie di esami per il mal di schiena per escludere subito situazioni più gravi. Cominciano con la radiografia (X-rays) per passare poi alla Risonanza Magnetica (MRI): se l’esito mostra varie protrusioni discali attribuiscono a una di queste, di solito la più evidente, la causa del loro problema.
Nel frattempo è passato circa un mese e il dolore probabilmente non è ancora passato. Decidono quindi di sottoporsi a visita ortopedica o neurochirurgica perché ormai l’intervento sembra alle porte, ma… il neurochirurgo tranquillizza il paziente e dice di fare fisioterapia. Col tempo, passerà…INSOMMA CI SIAMO FATTI UN SELFIE PIUTTOSTO COSTOSO E SENZA MIGLIORARE IL RISULTATO!
Ti riconosci in questo percorso?
A proposito: lo sapete che NON c’è corrispondenza tra protrusione discale e mal di schiena?
E che l’80% delle persone di 50 anni hanno degenerazioni discali e il 36% hanno protrusioni SENZA avere mal di schiena?(https://jevnehelse.no/)
E sapete che più il prolasso discale è grande MIGLIORE è LA PROGNOSI?
Le ricerche degli ultimi anni hanno dimostrato che fare esami per il mal di schiena quando non sono utili rispetto alla propria condizione di salute peggiora la prognosi e prolunga i tempi di guarigione (http://www.pain-ed.com). Per questo ci dobbiamo fidare…di chi per lavoro ha la cognizione di causa e la competenza specifica per indicarci se e quando fare un esame. Ci dobbiamo fidare del medico! E del fisioterapista, aggiungerei io!
Quindi, per un comune mal di schiena, è molto meglio non fare esami piuttosto che farne troppi!!!!
Spero che questo articolo sia stato utile per te o per le persone che conosci con mal di schiena: ora potrai consigliarle al meglio.
Nel frattempo continua ad allenarti e mantieni uno stile di vita sano. È la migliore prevenzione!
A presto.
Giuseppe e lo staff di Physiotrainer
Riferimenti:
- www.pain-ed.com
- https://jevnehelse.no/
- www.painmed.org/patientcenter/facts-on/pain/
- Quebec task force low back pain
- Percentage of “abnormal” findings on lumbare spine MRI and CT images in healthy pain free subjects – Brinjikji et al: Am J Neuroradiol (2014)
- Wang Y, Wu A, Ruiz Santiago F e Nogueira-Barbosa M (2018). Informed appropriate imaging for low back pain management: A narrative review. Journal of Orthopaedic translation, 15, 21-34.