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Eccoci di nuovo insieme a parlare di mal di schiena cronico.

Perché il mal di schiena non mi passa?”

Magari ti è capitato di farti questa domanda oppure conosci qualcuno che ha mal di schiena da anni e le ha provate tutte.

Come mai qualcuno guarisce in una settimana e qualcun altro no?

In questo articolo capiremo insieme cosa significa mal di schiena cronico, quanti tipi ne esistono e quali sono le strategie per migliorare.

Cos’è il mal di schiena cronico? 

È un mal di schiena che prosegue oltre la fase acuta.

Il mal di schiena acuto è quello che inizia oggi e passa entro un periodo di 4-8 settimane. Il mal di schiena cronico è quello che dura oltre le 4-8 settimane.

La parola “CRONICO” non ci trasmette dei significati positivi, vero? In medicina si dice cronica una malattia a decorso lento o stazionario. Nel linguaggio comune poi la parola “CRONICO” trasmette un significato ancora più forte che può causare in noi paure, timori, ansie e preoccupazioni…CRONICO=PER SEMPRE. Infatti nella nostra testa, che ragiona in modo molto logico, si arriva alla conclusione: MAL DI SCHIENA CRONICO= MAL DI SCHIENA PER SEMPRE. È proprio così?

Noooooo!!! Non lasciarti ingabbiare dalla parola CRONICO! Se il tuo mal di schiena dura da più di 8 settimane, questo non significa che non guarirà più! Magari guarirà in 16, oppure in 24 settimane. È una possibilità concreta, giusto?

Se non sei convinta di questo ritorniamo alla domanda iniziale “Come mai il mal di schiena non è scomparso prima?”.

Come mai il mal di schiena è diventato cronico e non se ne è andato prima?

Per rispondere a questa domanda partiamo dal fatto che il mal di schiena cronico dipende da tanti fattori:

  • pato-anatomici

  • fisici

  • neurofisiologici

  • psicologici

  • sociali

La presenza e il peso che questi fattori hanno sul mal di schiena variano da persona a persona. A seconda di come questi fattori si combinano nell’esperienza della singola persona, si avrà un certo tipo di mal di schiena con caratteristiche specifiche in termini di intensità del dolore, limitazione nei movimenti, capacità per affrontare la situazione, rapidità di guarigione. Ti sarai resa conto di quanto può essere diverso il tuo mal di schiena da quello di un altro. Ecco perché confrontarsi con situazioni apparentemente simili alla nostra non è sempre la scelta migliore: “Lui è guarito in due mesi e io no!”…perchè probabilmente sono due mal di schiena diversi che dipendono da una combinazione differente di quei fattori scritti prima!

C’è una soluzione al mal di schiena cronico?

Da quello che abbiamo detto fin qui, avrai capito che la situazione è complessa.

Però una soluzione c’è: BISOGNA METTERE L’ETICHETTA GIUSTA!

Per questo motivo gli studiosi hanno classificato il mal di schiena cronico in categorie: per dare a ciascun mal di schiena il nome giusto, l’etichetta che lo distingue dagli altri e permette di scegliere la cura migliore.

Ecco che torniamo ancora a parlare di diagnosi funzionale come in un precedente articolo (MAL DI SCHIENA:CHIAMIAMOLO PER NOME!). Se mettiamo l’etichetta giusta partiamo già in vantaggio. Sì, perché ad ogni etichetta corrisponde un modo di agire specifico e diverso dagli altri: quello che risolve il problema prima e meglio!

Quali tipi di mal di schiena cronico esistono? Come posso migliorare?

Se mi hai seguito fin qui, facciamo insieme un passo avanti.

Vediamo ora 3 tipi di mal di schiena cronico e l’approccio da seguire per migliorare specifico per ciascun tipo. (Peter O’ Sullivan – Diagnosis and classification of chronic low back pain disorders: maladaptive movement and motor control impairments as underlying mechanism – Manual Therapy, 2005).

1.UN PROCESSO PATOLOGICO IN ATTO MANTIENE IL DOLORE

In questa categoria rientrano le persone con alto livello di dolore e disabilità. Per processi patologici intendiamo:

  • disordini pato-anatomici: prolasso del disco intervertebrale, stenosi foraminale, rottura interna del disco, spondilolistesi grado II-IV

  • disturbi infiammatori

  • dolore mantenuto dal sistema nervoso simpatico

  • dolore neuropatico (causato da un danno o una malattia del sistema nervoso)

Come posso migliorare? Risolvere il processo patologico che sta alla base.

Le linee guida suggeriscono:

PIÙ TEMPO. Prenditi il tempo necessario per la guarigione. Sembra banale ma non lo è affatto. Anzi, è un’ ulteriore conferma di quello che dicevamo all’inizio. ricordi? Se il tuo mal di schiena dura da più di 8 settimane, questo non significa che non guarirà più. Magari guarirà in 16, oppure in 24 settimane. É una possibilità concreta. Ci sono situazioni che per guarire hanno bisogno di più tempo.

I FARMACI. Prescritti dal tuo medico, dal neurochirurgo o dallo specialista in medicina del dolore.

LA FISIOTERAPIA. Strategie per gestire il movimento nonostante il dolore e per migliorare il movimento, anche abbinate a terapia manuale con lo scopo di ridurre il dolore. Quando il dolore si riduce e il movimento è più libero si comincia un programma di allenamento specifico e adeguato alla situazione

LA CHIRURGIA. La tendenza attuale è quella di intervenire con la chirurgia solo in caso di stretta necessità che viene valutata dalla persona insieme al neurochirurgo. La soluzione principale rimane comunque la terapia conservativa (cioè non chirurgica).

PSICOTERAPIA IN GRUPPO. Incontri di gruppo specifici per gestire al meglio il dolore durante il periodo di recupero. Di questo aspetto parleremo più in dettaglio in un prossimo articolo.

2. FATTORI PSICO-SOCIALI MANTENGONO IL DOLORE

Si tratta di un mal di schiena associato ad ansia, paura, rabbia, depressione, pensieri negativi, problemi emotivi non risolti, strategie di superamento ridotte, situazioni sociali e interpersonali negative. Questi fattori sono la causa principale del dolore cronico alla schiena. Le persone con questo tipo di mal di schiena sono spesso dipendenti dall’uso di forti analgesici e da cure di tipo passivo svolte da molte professionisti, anche se con scarsi risultati.

Come posso migliorare? Le linee guida suggeriscono un approccio multidisciplinare che comprende:

  • VALUTAZIONE DELLA PSICOTERAPEUTA. É importante fin da subito avere chiaro se il tuo mal di schiena cronico rientra in questa categoria. Altrimenti rischi di sprecare risorse di tempo, energie e denaro senza ottenere risultati. Continuerai a passare da un fisioterapista all’altro, da un medico all’altro, cercherai sempre nuove cure senza risolvere. Nella mia esperienza clinica ho visto diversi clienti con questo tipo di mal di schiena cronico. La maggior parte di loro ha difficoltà a fare questo passo. Spesso mi dicono “Grazie, ci penserò” che è un modo gentile per dirmi no. Oppure “…ma io non ne ho bisogno, non sono mica matta/o!” . Infatti, è per questo che ne hai bisogno, perché non sei matto, altrimenti saresti ricoverato in un centro psichiatrico. Invece sei una persona che vuole risolvere il suo mal di schiena! E per fare questo devi andare alla causa non al contorno…e la causa di quel dolore cronico sono fattori psicologici e sociali. Prima lo accettiamo e prima lo curiamo. Quelli che decidono di fare quel piccolo grande passo migliorano molto e anche piuttosto velocemente rispetto a mesi o addirittura anni di dolore stazionario.

  • PSICOTERAPIA. Percorso individuale di terapia cognitivo-comportamentale per ridurre il peso che i fattori psico-sociali hanno sul dolore. Ne parleremo meglio in un prossimo articolo.

  • SUPPORTO MEDICO. Da parte del Medico curante e/o di altri Specialisti.

  • FISIOTERAPIA. Ha un ruolo specializzato nel sostenere un graduale recupero funzionale e nel ridurre l’attenzione sul dolore. Non è la terapia principale per questo tipo di mal di schiena anche se certamente molto utile.

3. SCHEMI DI MOVIMENTO E DI CONTROLLO MOTORIO MAL-ADATTIVI MANTENGONO IL DOLORE 

Le persone che hanno mal di schiena cronico di questo tipo mettono in atto movimenti e posture che stressano molto i loro tessuti e causano dolore, disabilità e sofferenza. Ne vediamo due tipi.

  • MAL DI SCHIENA CON COMPROMISSIONE DEL MOVIMENTO: limitazione dolorosa del normale movimento fisiologico. Di solito si sviluppa in una direzione principale (flessione, estensione, piegamento laterale, rotazione) oppure in una combinazione di movimenti (multi-direzionale). Questi disturbi sono associati a livelli eccessivi di protezione muscolare che causano forti compressioni sulle articolazioni della colonna, limitazione del movimento e rigidità. Tutto questo si traduce in un meccanismo di stress e di continua sensibilizzazione dei tessuti. Le persone che rientrano in questa categoria sono di solito molto consapevoli del loro dolore e hanno paura di muoversi nella direzione in cui sentono male.

    Come posso migliorare?

    FISIOTERAPIA. Lo scopo è quello di de-sensibilizzare il sistema nervoso, cioè renderlo meno sensibile al dolore nel movimento in cui sentiamo male. inoltre di ridurre la paura del movimento e la protezione muscolare associata. Questo è possibile attraverso un allenamento progressivo fatto proprio nei movimenti dolorosi e basato sulle caratteristiche individuali della persona. Altre tecniche di supporto sono la terapia manuale (mobilizzazione e manipolazione, tecniche sui tessuti molli), il rilassamento muscolare, il controllo della respirazione, gli aggiustamenti posturali, gli esercizi cardiovascolari.

  • MAL DI SCHIENA CON COMPROMISSIONE DEL CONTROLLO MOTORIO. Questo disturbo è molto comune. Le persone che appartengono a questa categoria non hanno un movimento limitato. Il problema sta invece nel modo in cui eseguono il movimento. Utilizzano infatti posture e movimenti che stressano molto il tessuto sensibile al dolore ma non ne sono consapevoli. Di solito questo disturbo si sviluppa in una direzione principale (controllo della flessione, dell’estensione, del movimento laterale) oppure in una combinazione di queste direzioni (deficit di controllo multi-direzionale). Possono essere associati a deficit dei muscoli che stabilizzano la colonna oppure ad eccessiva attività muscolare che causa un aumento del carico sulla colonna stessa.

    Come posso migliorare?

    FISIOTERAPIA. Lo scopo è quello di de-sensibilizzare il sistema nervoso educando la persona a migliorare gli schemi di movimento che usa  e le posture che provocano dolore . Questo per evitare stress ripetitivi sui tessuti dolenti e recuperare le funzioni normali. Non è soltanto un semplice programma di esercizi. È piuttosto un allenamento basato sull’apprendimento motorio che aiuta a cambiare il modo di muoversi attraverso processi fisici e cognitivi. Questo consente alla persona di gestire il proprio disturbo in modo efficace, ridurre la paura a muoversi e aumentare il proprio livello di attività e allenamento.

Hai visto? Tre tipi di mal di schiena cronico molto diversi tra loro e ciascuno prevede un percorso specifico per arrivare al risultato tanto sperato: STARE MEGLIO.

Hai mal di schiena da tempo e ti sei riconosciuta in una di queste categorie?

Allora avrai capito che “mal di schiena cronico” non significa che durerà per sempre. Anzi!

Avrai ormai capito che c’è una strada efficace da seguire anche per te! È basata sulle ricerche e sull’esperienza clinica.

Hai certamente constatato che la fisioterapia è alla base della cura del mal di schiena cronico (con la diagnosi funzionale e l’allenamento terapeutico). In particolare è la terapia principale nel mal di schiena cronico del terzo tipo, quello che dipende dal movimento e dal controllo del movimento.

Allora che aspetti? Non ti fermare alla parola cronico. Fai un salto verso la salute!

A presto.

Giuseppe e lo staff di PHYSIOTRAINER