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Il mal di schiena cronico può essere influenzato dalle parole che ci vengono dette?

In che modo le parole che sentiamo a proposito del nostro mal di schiena possono facilitare o rallentare la guarigione?

In questo articolo parliamo di mal di schiena cronico e di come sbloccare la situazione quando il mal di schiena persiste.

Sai che le parole hanno un grande potere curativo?

Da ricerche recenti del Prof. Benedetti (1) sappiamo che le parole possono attivare specifiche aree del cervello e  stimolare di conseguenza specifiche reazioni ormonali. Queste reazioni creano su di noi effetti positivi o negativi  a seconda delle parole che arrivano alle nostre orecchie.

Esistono quindi parole che danno sollievo al nostro dolore (EFFETTO PLACEBO) e parole che, al contrario, lo rendono più forte o addirittura cronico (EFFETTO NOCEBO).

Mal di schiena cronico: quanto incidono le parole?

In un precedente articolo (MAL DI SCHIENA CRONICO? MIGLIORARE È POSSIBILE!) abbiamo dato una definizione di mal di schiena cronico: quello che continua nel tempo oltre la fase acuta. Di norma questa fase dura 4-8 settimane. (Per approfondire leggi anche MAL DI SCHIENA: CHIAMIAMOLO PER NOME!).

Come mai il mal di schiena non è passato? Ci possono essere diversi motivi (QUALI SONO LE CAUSE REALI DEL MAL DI SCHIENA?). Tra i motivi principali c’è l’effetto NOCEBO (2). L’effetto nocebo è l’effetto negativo che una persona o una situazione hanno avuto sul nostro dolore alla schiena.  L’effetto nocebo condiziona la nostra modalità di vivere, interpretare e superare il mal di schiena.

Questa è proprio la situazione tipica che potrebbe essere capitata anche a te. Arriva il mal di schiena e comincia a dar fastidio. Allora chiedi  aiuto a qualcuno. A chi?  Ad una persona autorevole, qualcuno di cui ti fidi molto o di cui ti hanno parlato molto bene. Tra questi, ad esempio il tuo medico, il professorone di turno a un’ora di viaggio dalla tua città, il radiologo da cui vai per fare un’inutile radiografia, il fisioterapista da cui speri di ottenere il miracolo, l’osteopata che ti manipola ma poi ti dice che più di così non può fare, un caro amico che ha avuto anche lui il mal di schiena e che ti conosce meglio di tua mamma, il mitico “cuggino” che viene da lontano e che coglie l’occasione per dispensare consigli…

Durante la tua ricerca di aiuto,  una o più persone che hai incontrato potrebbero aver usato espressioni del tipo:

LA TUA SCHIENA È INSTABILE

IL TUO BACINO È FUORI ASSE

NON CAMMINARE MAI SU SUPERFICI DURE COME L’ASFALTO

PIEGARSI AVANTI È PERICOLOSO

SOLLEVA SEMPRE MANTENENDO LA SCHIENA DRITTA

HAI UNA CATTIVA POSTURA

DALLA RADIOGRAFIA HAI LA SCHIENA DI UN’ OTTANTENNE

LA TUA SCHIENA È FRAGILE

CORRERE É PERICOLOSO

DOLORE SIGNIFICA DANNO

L’ATTIVITÀ FISICA PER TE È RISCHIOSA

LA TUA SITUAZIONE È GRAVE

Queste parole arrivano alle nostre orecchie e vengono elaborate. Assumono un significato ben preciso in base alla nostra storia personale, al nostro vissuto emotivo, alle nostre conoscenze e opinioni sul mal di schiena stesso. Il peso di queste parole è tanto più consistente quanto più la fonte è una persona importante ai nostri occhi.

Ecco che si innescano una serie di reazioni negative che partono dal cervello ma che coinvolgono tutto il corpo. Il tuo livello di allarme aumenta sempre di più finché ogni movimento della schiena viene percepito come pericoloso. Da qui hai sempre più paura di muoverti.  La rigidità dei muscoli aumenta e il movimento si riduce ancora di più. Il gioco è fatto! Il mal di schiena diventa cronico e può durare anche anni.

Nel frattempo, non soddisfatto del parere degli altri, hai preferito fare una “googolata” sul web e hai letto 5 o 6 blog….Beh lo sai com’è finita, vero? Hai cominciato con un piccolo dolore in zona lombare e da lì ti si sono aperte due strade: una masochistica e l’altra catastrofica. La prima prevede di fare crunch addominale sul tappetino ad libitum (NON farlo quando hai mal di schiena per favore!!!!!) col rischio di farti uscire l’ernia che prima non avevi! La seconda invece ti porta a credere che la tua fine sia vicina e nel giro di pochi minuti stai già telefonando alle onoranze funebri per decidere i dettagli;).

A molti è successo proprio così. E a te?

Prova a ripensare alla tua storia. Ci sono episodi di comunicazione negativa?

Forse non ci avevi pensato prima: uno o più situazioni simili nella storia del tuo mal di schiena cronico possono aver innescato proprio l’effetto Nocebo.

Come possiamo cambiare questa situazione?

Una sola parola: CONSAPEVOLEZZA

Come costruiamo una migliore consapevolezza? Attraverso l’ ESPERIENZA.

Questa esperienza riguarda due ambiti: cognitivo e motorio. E va guidata da professionisti specializzati in questo campo.

In ambito cognitivo affidati ad una psicologa che si occupa di dolore cronico per de-sensibilizzare la centralina con un approccio specifico (guarda il video).

Da un punto di vista motorio affidati ad un fisioterapista che si occupa di mal di schiena cronico e di allenamento specifico per questa situazione. E poi continua ad allenarti. E’ la chiave del successo!

In un periodo di 3-6 mesi puoi raggiungere ottimi risultati. Costruire una nuova consapevolezza sulla tua situazione e allenarti regolarmente ti aiuterà a cambiare radicalmente le cose e a migliorare incredibilmente.

In un prossimo articolo parleremo più in dettaglio del percorso di allenamento per il mal di schiena cronico.

A presto,

Giuseppe e lo staff di Physiotrainer

RIFERIMENTI

(1) Fabrizio Benedetti – Placebo and the new physiology of the doctor-patient relationship –

Physiol Rev 93: 1207–1246, 2013

(2) Winfried Häuser, Ernil Hansen, Paul Enck – Nocebo Phenomena in Medicine. Their Relevance in Everyday Clinical Practice – Dtsch Arztebl Int 2012; 109(26): 459–65

www.pain-ed.com